L’algerino – che oltre, a dirsi innocente, è rimasto quasi sempre in silenzio dal momento in cui è entrato in carcere, salvo chiedere notizie della moglie, che è incinta – è accusato di aver fatto parte di una rete che produceva falsi documenti che sarebbero stati utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. Ouali è detenuto in regime di isolamento, con controlli frequenti da parte della polizia penitenziaria. L’algerino comparirà il prossimo primo aprile davanti alla Corte d’Appello di Salerno, che dovrà decidere sull’estradizione in Belgio.
”Qui abbiamo circa 600 immigrati – dice il sindaco Domenico Volpe – sono integrati e non c’è mai stato nessun problema. Non escluderei l’ipotesi di un furto d’identità ai suoi danni”. L’amministrazione comunale comunque avvierà da domani un censimento degli immigrati e degli alloggi occupati.