In questi giorni in cui ci si ritrova per condividere in Amicizia un frammento di spensieratezza tra un bicchiere di vite e un morso di grano, non vorrei aggiungere molto altro, se non il desiderio e la speranza che si possa tornare alla politica autentica, quella che i De Gasperi, gli Adenauer, gli Schuman; o i Moro, i Berlinguer, gli Almirante, pur se nel marcato distinguo delle posizioni, praticavano per la propria gente.
Son stati uomini come loro a immaginare ed a gettare le fondamenta – anche urlando un convinto no – di una casa comune chiamata Europa. Una Unione pazientemente costruita per spazzare definitivamente le macerie ed i dolori della guerra; pure per questo realizzata nel superiore interesse delle nuove generazioni e della pacifica convivenza dei popoli. Un luogo un po’ diverso da quello in cui ci ritroviamo, troppo incentrato sull’euro e non ancora sufficientemente coeso e forte.
La Pace e la Sicurezza delle persone rappresentano il bene più prezioso, ma anche il cimento più ardito per coloro che assumono, non la vanità, bensì la responsabilità della rappresentanza.
Non lasciamo, dunque, che le conquiste pagate a duro prezzo, le poche certezze vengano messe in discussione dal fanatismo di qualche invasato, sovente inconsapevole strumento di menti raffinate e lucide, ancorché del cinismo e della spietatezza di uomini ricchi e potenti con cui va reciso ogni tipo di trama, lecita o occulta che sia. Costoro e chi li asseconda, sono ostili all’Umanità.
Invochiamo, anzi pretendiamo il sacrosanto diritto alla tutela e la tutela del diritto alla Vita, ma prima ancora, rivendichiamo da italiani, da europei; da individui liberi, la difesa del nostro inestimabile patrimonio che, nonostante le scelleratezze dell’uomo, è ancora pregno di Valori, di Fede, di Cultura, di Bellezza e di tante, tantissime meravigliose Differenze.
editoriale a cura di Tony Ardito