Per legge, le elezioni amministrative si devono tenere in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. Sono oltre 1300 i comuni chiamati al voto nella tornata di giugno: di questi, 7 sono capoluoghi di regione (Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste) e 26 comuni capoluogo di provincia. In Trentino Alto-Adige, Regione a Statuto speciale, le elezioni sono state indette per l’8 maggio.
In provincia di Salerno sono 42 le amministrazioni da rinnovare. Di questi Comuni, due sono i più interessanti dal punto di vista politico: vale a dire Salerno e Battipaglia, ovviamente con più di 15mila abitanti ed eventuale turno di ballottaggio.
Negli altri Comuni, invece, si procederà con il turno unico: vince chi ottiene più voti. Si tratta di Altavilla Silentina, Cannalonga, Castellabate, Castel San Lorenzo, Ceraso, Cetara, Conca dei Marini, Controne, Contursi Terme, Corbara, Corleto Monforte, Fisciano, Giffoni Valle Piana, Moio della Civitella, Montecorvino Pugliano, Monteforte Cilento, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Ogliastro Cilento, Orria, Padula, Perdifumo, Perito, Pollica, Praiano, Ravello, Roccadaspide, Rutino, San Mauro La Bruca, Santa Marina, Serramezzana, Sessa Cilento, Siano, Tortorella, Trentinara, Vallo della Lucania, Valva, Vibonati, Sant’Egidio del Monte Albino, Teggiano. Il Governo sembra orientato per il 5 giugno.
Un anticipo rispetto alla data che era stata ipotizzata inizialmente, quella del 12 giugno e che che avrebbe previsto eventuali ballottaggi praticamente in piena estate, il 26 giugno, data troppo vicina alla stagione balneare. Sarà il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, a stabilire la data della consultazione elettorale.