“La vigilanza e la prevenzione sono le parole d’ordine in questo momento e anche per tali motivi ho richiesto l’intervento dell’Esercito – prosegue Cardielo – Infine, auspico che vi sia un serio e minuzioso censimento su tutto il territorio a Sud di Salerno perchè quello a macchia di leopardo messo in atto, solo da alcuni Comuni della Piana del Sele, non aiuta le forze dell’ordine ad avere un quadro definito e perimetrato del problema immigrazione”.
QUESTA L’INTERROGAZIONE DI FRANCO CARDIELLO. La Piana del Sele è una vasta pianura che si estende a sud della città di Salerno e interessa il territorio di 11 comuni: Albanella, Altavilla Silentina, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Capaccio, Eboli, Montecorvino Pugliano, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano, Serre. Tale area geografica è caratterizzata dalla presenza di un settore primario particolarmente sviluppato che è quello agricolo, vivaistico e dell’allevamento, caratterizzato da significativi livelli occupazionali di natura stagionale di immigrati i condizione di irregolarità;
i comuni con la più alta incidenza percentuale di popolazione straniera sono quelli di Capaccio, Eboli ed Albanella, in cui si registrano i livelli più alti di imprese ed occupati nel settore primario;
nelle rovine dell’ ex opificio Apof, sulla Statale 18, a pochi chilometri da Santa Cecilia, circa in 100, tra marocchini e algerini, di fede musulmana, vivono in condizioni di povertà e degrado estremo tra rifiuti pericolosi. Più volte è stato chiesto lo sgombero dell’area per ricollocare ove possibile gli immigrati che la vivono;
il 25 marzo scorso a Bellizzi in provincia di Salerno, cittadina della Piana del Sele, è stato arrestato il 40 enne algerino Djamal Eddin Ouali in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità del Belgio il 6 gennaio scorso, per i reati di partecipazione a un’organizzazione dedita al falso documentale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ouali è accusato di essere implicato in una rete di falsari di documenti, utilizzata anche da terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles;
secondo alcune indiscrezioni, la polizia è sulle tracce di una seconda persona vicina a Djamal Eddine Ouali, che lo avrebbe accompagnato di recente;
solo attraverso un censimento degli immigrati presenti nella Piana del Sele è possibile individuare tra questi quelli che effettivamente sono impegnati regolarmente nel lavoro stagionale del settore agricolo e quelli invece privi di occupazione che spesso sono coinvolti in azioni delittuose;
DETTO QUESTO CARDIELLO chiede di sapere se, alla luce dell’arresto del terrorista algerino, non intendano, ciascuno per la propria competenza:
adottare iniziative per avviare un censimento delle presenze di extracomunitari nella Piana del Sele, in modo da avere un controllo efficacie del territorio;
prevedere l’intervento dell’Esercito soprattutto laddove vi sono strutture che accolgono irregolarmente gli immigrati, al fine di sgomberare le predette aree occupate abusivamente e effettuare un controllo del territorio così come avviene nell’ambito dell’ operazione “Strade sicure-Terra dei fuochi”.