si è impegnata in 121 Assemblee
che hanno prodotto altrettanti verbali dai quali si evince una risultato di adesioni favorevoli alla nuova carta, che ha raggiunto circa il 92% dei voti espressi e altrettanti consensi per il conferimento di mandato ai compagni del Nazionale per la proposta e definizione dei quesiti referendari necessari per sostenere la trasformazione il legge dello Stato, la carta dei diritti.
Sono stati coinvolti 3.005 iscritte ed iscritti alla CGIL .
Tuttavia dai dibattiti, oltre che evidenziarsi la necessità di un sostegno politico forte alla proposta della carta dei lavoratori, si è raccomandata la opportunità di una corretta e puntuale informazione che eviti ogni tentativo di sudditanza della proposta, ad altre forme di interesse che possano venire dalle attività di governo, maestre nel maneggiare l’informazione e a dirottare l’attenzione degli stessi lavoratori e della opinione pubblica.
Quindi la necessità di attivarsi sulla raccolta delle firme deve essere anche un modo per contattare tutti i lavoratori iscritti e non iscritti, assumendo l’impegno di un costante e proficuo dialogo con le sigle sindacali confederali affinché non sia abbassata la guardia rispetto all’obiettivo ambito e ambizioso.
In una fase politica di messa in discussione dei diritti dei lavoratori e di difesa dell’occupazione, la proposta di una Carta dei Diritti dei Lavoratori, è certamente un progetto ambizioso dai contenuti forti, pertanto rimettere al centro del dibattito politico/sindacale, proprio, il lavoro è certamente un dato di grande valore nella prospettiva di realizzare l’Europa che fino a ora la politica non è riuscita a realizzare.
Il lavoro, dunque, come elemento di coesione dell’intero continente Europeo.