Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, partecipando oggi al Quirinale alla celebrazione della Giornata nazionale per le persone con disabilità intellettive.
”E’ inutile negare – ha affermato Lorenzin – che l’assistenza alle disabilità intellettive nel nostro Paese segue percorsi a macchia di leopardo, con realtà di eccellenza ed altre di non eccellenza. Ma non possiamo accettare tali disparità nel Servizio sanitario nazionale, tanto che nei Lea sono ad esempio inserite le sindromi autistiche, incluso l’aspetto del carico socio-assistenziale”. Al contempo, ha aggiunto il ministro, ”stiamo anche lavorando sulle demenze ed alle nuove linee guida per la psichiatria”.
Le persone con disabilità intellettive, ha sottolineato Lorenzin, ”vengono spesso considerate gli ultimi dei pazienti” e l’assistenza sul territorio è ”a macchia di leopardo. Cosi – ha commentato il ministro – si è disabili due volte, e con la persona malata vi è anche la sua famiglia”. Proprio sulle famiglie, ”e in special modo sulle donne – ha ricordato – grava un carico di cure spesso inimmaginabile”.
Tuttavia, ”dal Patto per la salute all’Osservatorio sulle disabilità, un grande percorso è stato fatto”, ha rilevato il ministro, ricordando anche la recente prima approvazione in Parlamento della Legge sul ‘Dopo di noi’. ”Stiamo facendo uno sforzo con tutto il governo – ha concluso Lorenzin – perchè questo è un tema che riguarda la dignità umana, che deve superare inutili barriere burocratiche”.
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