Motivo del contendere fu una lettera velenosissima che l’industriale aveva inviato ai vertici della Camera del Lavoro e della Filctem, nella quale, senza mezzi termini, utilizzava toni offensivi nei confronti del sindacato.
La vicenda occupò le cronache locali e nazionali per giorni: se ne discusse persino all’interno del programma televisivo di Rai 1, Domenica In. Il giudice ha disposto un risarcimento danni nei confronti di Tavella e Berritto che si costituirono parte civile. “Siamo soddisfatti – commenta Franco Tavella – e, come promesso all’epoca dei fatti, devolveremo l’intero importo del risarcimento in beneficenza”.