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Scafati: Sindaco chiede di essere ascoltato dalla Commissione Anticamorra

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In mattinata a seguito delle dichiarazioni del segretario della Commissione Anticamorra, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti scrive al Presidente Mocerino e ai componenti della Commissione: “Egregio Presidente, Onorevoli Consiglieri, resto basito di fronte alle dichiarazioni rese dal Segretario della Commissione Anticamorra, on. Viglione, il quale in un’intervista ad un quotidiano chiede le mie dimissioni da Sindaco per vicende giudiziarie in cui sono coinvolto, con ipotesi di reato che fanno si tremare le vene e i polsi ma senza alcuna conoscenza dei fatti contestati.

Non ho letto alcuna dichiarazione dello stesso consigliere Viglione rispetto ai fatti di Quarto, dove invece ci sono ipotesi di reato ben definite. Sarebbe auspicabile che la Commissione ci ascoltasse entrambi, per avere una percezione dei fatti accaduti e delle reazioni di due amministratori con idee politiche diverse, di fronte a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nei loro enti.

Le dichiarazioni dell’on. Viglione sono un vero e proprio intervento a gamba tesa e di una grave scorrettezza istituzionale, che denota superficialità nei giudizi da parte di chi, in quanto componente di una commissione che dovrebbe far luce e chiarezza su questioni di criminalità organizzata e intrecci con la politica, preferisce giocare a strumentalizzare.

Siamo sottoposti, come noto, a un’indagine della Direzione Investigativa Antimafia, ufficialmente dal 18 Settembre 2015, abbiamo una commissione d’accesso inviata per valutare le procedure amministrative; restiamo sereni rispetto all’operato di questi anni.

Dopo le dichiarazioni infamanti e superficiali dell’on. Viglione, sarebbe utile conoscere la vicenda giudiziaria che mi riguarda avendo un’idea di massima degli atti e delle azioni messe in campo dalla mia amministrazione contro la criminalità organizzata; sarebbe utile ascoltare anche, ove ritenuto opportuno, chi non ha la mia stessa visione del governo della città.

Per questo motivo Le chiedo di essere convocato in Commissione Anticamorra per sottopormi ad ogni dubbio o sospetto che, a distanza e senza alcuna conoscenza dei fatti, rischia di essere strumentalizzato dal dibattito politico. Le manifesto sin da ora l’impegno a dimettermi qualora la Commissione, dopo avermi ascoltato, dovesse ritenere il mio ruolo di sindaco incompatibile o penalizzante per la città che amministro, attese le accuse mosse nei miei confronti. In attesa di riscontro, porgo distinti saluti”.

 

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