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Capaccio, salvare la Costa: Comuni e Legambiente riuniti col prof. Ortolani

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“Salvare la Costa, fermare lo scempio” questo il tema del convegno tenutosi a Pontecagnano presso la sede del Museo Archeologico Nazionale. Presenti i Comuni di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli e Capaccio interessati dall’intervento promosso dalla Provincia di Salerno denominato “Grande Progetto, difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno” il quale da ormai molti mesi sta suscitando numerose polemiche e critiche per la sua invasività e per la pericolosità che molti esperti stanno evidenziando sia sull’ecosistema che sugli aspetti morfologici della fascia costiera. Significativa la presenza di Legambiente, rappresentata ai massimi livelli dal Presidente Regionale Michele Buonomo. Per il Comune di Capaccio è intervenuto il delegato allo Sviluppo e alla Salvaguardia della Fascia Costiera, il consigliere comunale Maurizio Paolillo.

Prezioso e tempestivo l’intervento del professor Franco Ortolani, già ordinario di Geologia dell’Università Federico II di Napoli, il quale con un’ampia relazione ha sottolineato tutte le criticità legate al progetto evidenziando le potenzialità del litorale della Piana del Sele come risorsa autoctona, bene comune di grande valore ambientale e socio economico da valorizzare tra evoluzione naturale ed interessi umani. Molto puntuale la relazione del consigliere comunale Maurizio Paolillo, il quale, a nome del Comune di Capaccio, ha presentato una proposta che ha raccolto i favori di tutti i soggetti interessati:

Innanzitutto ha dichiarato il consigliere Paolillo – come Comune di Capaccio, nei giorni scorsi, abbiamo ufficialmente incaricato il professor Franco Ortolani, massimo esperto nazionale su questo tema, al fine di acquisire una relazione tecnico-scientifica utile a noi tutti per affrontare al meglio questo problema che investe, oltre che aspetti naturalistici, anche risvolti legati all’economia turistica. A tal proposito ringrazio pubblicamente il professor Ortolani per aver accettato questo incarico per una cifra a dir poco simbolica”.

“Come Comune di Capaccio noi siamo stati dal primo istante contrari a questo progetto poiché riteniamo che i suoi eventuali benefici siano nettamente inferiori alle conseguenze negative che esso determinerà nel breve e medio-lungo termine. La nostra proposta è semplice e sensata e ovviamente assai meno dispendiosa in termini economici. È palese che il fenomeno dell’erosione interessa non più del 30% dell’intera costa a Sud di Salerno. Di conseguenza, così come anche paventato da numerosi imprenditori del settore, la soluzione più semplice è l’arretramento degli stabilimenti balneari che insistono nei punti in cui l’erosione è percepita”.

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