Al taglio del nastro a Palazzo Alario, è seguito il talk sharing nell’auditorium Parmenide dove, coordinati dal giornalista Peppe Iannicelli, si sono alternati gli interventi del presidente della Fondazione Alario Marcello D’Aiuto, del sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo, di Maria Rosaria Nese, project manager KIBSlab, del venture capitalist Giovanni De Caro, del presidente KIBSlab Tommaso Chirico, di Gerardo De Paola, responsabile repertorio qualificazioni Regione Campania, di Paolo Zanenga, presidente Diotima Society, di Aldo Borelli, direttore generale R&S Management, del presidente del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino e di Filippo Ammirati, responsabile Progetto Enterprise Europe Network ENEA unità trasferimento tecnologico. Ha concluso gli interventi l’assessore regionale a Startup, Innovazione e Internazionalizzazione Regione Campania Valeria Fascione.
«La Fondazione Alario è orgogliosa di ospitare il Kibs, un esempio di merito e competenze che cercheremo di proiettare su questo territorio. – ha detto Marcello D’Aiuto – Oggi festeggiamo anche la Fondazione Alario che quest’anno compie trent’anni».
«Il nostro Parmenide oggi sarebbe orgoglioso di questa terra. – ha affermato il sindaco Pietro D’Angiolillo – Dobbiamo scrivere una nuova storia che sia degna dei nostri predecessori».
«Kibs che è una sigla quasi sconosciuta in Italia – ha osservato Maria Rosaria Nese – è invece un importantissimo driver della competitività individuata a livello internazionale: Knowledge Intensive Business Services, servizi per le imprese ad alto contenuto di conoscenza. I KIBS svolgono un ruolo tanto più rilevante quanto più riescono a supportare il dinamismo territoriale in termini di innovazione e sviluppo, operando non solo come agenti capaci di acquisire conoscenza dall’esterno, ma anche come canali di diffusione nei circuiti locali in cui sono inseriti».
«Nella nostra proposta – che la Regione Campania ha accolto con favore consentendo al Cilento di avere un centro di rilevanza regionale – è forte l’interazione fra sistema dell’istruzione, sistema della formazione e sistema delle imprese» ha ricordato Tommaso Chirico».
«Stiamo dimostrando che oggi anche nei nostri territori si riescono a fare delle cose di grande innovazione ma contemporaneamente si punta su un elemento fondamentale che è quello della formazione e della conoscenza. – ha aggiunto Tommaso Pellegrino – In passato la Campania si è distinta in modo negativo per la formazione, sprecando le risorse. Oggi finalmente con il modello di Kibs e di altre iniziative si inizia a parlare di una formazione concreta, seria, finalizzata a formare i giovani che vivono in questo territorio ed è così che diamo loro delle opportunità».
«E’ un bel segnale avere qui sul territorio un centro che parla ai giovani, ma parla anche ai dipendenti delle imprese, magari anche della pubblica amministrazione, e il cui tema di base è il capitale umano. E’ importante parlare di capitale umano perché stiamo vivendo una trasformazione epocale» ha detto concludendo l’incontro l’assessore regionale Valeria Fascione. «La parola “formazione” è un perno centrale perché da un lato i risultati della ricerca e dell’innovazione devono essere portati sul territorio, ma c’è bisogno anche di competenze e di persone che siano in grado di recepire l’innovazione. Il nostro compito è di portare innovazione sui territori, nelle imprese, nella pubblica amministrazione, nelle scuole, ma abbiamo bisogno di un sistema capace di raccoglierla e di professionisti in grado di accompagnare le imprese in questi percorsi».
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