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Evasione fiscale, blitz GdF negli stabilimenti balneari: 91 denunce

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La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, nel corso di una vasta operazione di polizia economico-finanziaria, ha svelato l’esistenza di numerosi immobili totalmente sconosciuti al Fisco ed insistenti sul demanio marittimo di tutto il litorale di competenza, che va dalla Costiera Amalfitana al Cilento.

L’operazione, durata diversi mesi, rientra nel più ampio dispositivo di controlli disposti dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, e mirava verificare il rispetto sia degli obblighi di corresponsione dei tributi locali (Ici, Imu, Tarsu, Tasi), sia degli obblighi di aggiornamento delle risultanze catastali in caso di realizzazione di nuove costruzioni.

L’attività ispettiva del Reparto navale salernitano, ha puntato il mirino sui soggetti fiscali posti lungo la fascia costiera: in particolare, l’attenzione è stata rivolta a tutti i titolari di concessioni demaniali marittime, soprattutto stabilimenti balneari, ma anche cantieri navali, depositi di stoccaggio e lavorazione di prodotti ittici.

La scelta si è orientata verso tali soggetti in virtù dell’esigenza, sempre più sentita dalla collettività, di andare a tutelare un bene collettivo, quale appunto il Demanio, nonché le entrate dello Stato e degli Enti locali, con il sospetto (poi rivelatosi fondato) di agire in un settore, quello delle concessioni demaniali, che verosimilmente avrebbe dato positivi riscontri in termini di emersione di tributi evasi.

Oltre agli aspetti connessi agli obblighi tributari, è stata posta l’attenzione sugli obblighi di aggiornamento delle risultanze catastali: la vigente normativa, infatti, prevede in capo al titolare di diritti reali su immobili non censiti al catasto, l’obbligo di formalizzare la dichiarazione di aggiornamento catastale, per consentire al fisco di essere a conoscenza dell’esistenza e consistenza dei nuovi immobili.

L’attività di verifica sull’esistenza di una regolare denuncia, ha consentito di segnalare all’Agenzia delle Entrate – Ufficio del Territorio 91 soggetti, titolari di concessioni demaniali, i quali avendo realizzato manufatti di tipologia costruttiva rientranti fra quelli previsti come soggetti ad obbligo di accatastamento, avevano omesso di provvedere alla formalizzazione della prevista dichiarazione. A seguito delle segnalazioni, l’Agenzia del Territorio ha provveduto ad avviare il procedimento per l’aggiornamento “d’ufficio” delle risultanze catastali in danno dei trasgressori, elevando per ciascuno di essi sanzioni amministrative variabili da 1.032,00 a 8.264,00 euro.

L’attività in narrativa, dunque, ha consentito di rendere note al fisco una serie di costruzioni fino a quel momento sottratte ad ogni obbligo di legge in materia fiscale.

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