Fonti autorevoli dicono di loro: “Musica per rapimenti e ipnosi, mini-massimalismo travolgente e riflessivo, astrazione spazio-temporale monocroma eppure sfaccettata: questo – e infinitamente altro – è ciò che i The Necks mettono sul piatto sin dagli esordi, con una carica emotiva e una perizia strumentale da far invidia ai grandissimi dell’empireo del jazz/avant/quant’altro. Empireo nel quale, per chi scrive, i re si collocano di diritto”. Chris Abrahams (tastiere), Tony Buck (batteria), Lloyd Swanton (basso) sono nati durante i primi anni ‘60. Proprio quando John Coltrane suonava “Olè”; appartengono ad una nuova generazione di musicisti jazz e la loro peculiarità è conseguenza di vari fattori ma soprattutto del sound, acustico ma corposo e a tratti sintetico, evocativo di ipnosi minimaliste su cui si appoggiano le armonie e le improvvisazioni.
Il loro è un jazz minimale, è post-tutto, come di loro dice Geoff Dyer; dall’Australia arrivano a Salerno, grazie a OHMe, rassegna a cura di Enzo Schiavo e Franco Cappuccio, questi esploratori psichici della musica jazz che mettono insieme contemporaneità, suoni inesplorati e atmosfere trasognanti. Opening del concerto è affidata agli X(i)NEON, progetto di musica sperimentale nato dalla collaborazione tra Francesco Galatro (basso e contrabbasso, con un forte background jazz) e Anacleto “AV-K” Vitolo (Laptop/live electronics).
OHMe è un’operazione di “resistenza” ed innovazione culturale e musicale, un impeto sonoro che porta, a Salerno, il meglio che la musica di oggi propone, selezionata secondo un unico criterio: la qualità. Una scelta pienamente riassunta nel concetto di ohm ovvero – con un significato traslato – di unità di misura della resistenza elettrica. Facebook: OHMe; Twitter: OHMe.
Ingresso: €18,00; per info e prenotazioni: 3494290327 – 3485692960;info@scenecontemporanee.it