Attualmente sono in cura con terapia antiretrovirale presso questa Unità 385 persone, che senza preavviso, vedranno venir meno il rapporto di fiducia instauratosi negli anni con il loro infettivologo di riferimento.
Il provvedimento mette in pericolo quella continuità assistenziale che, come noto, è essenziale per poter stabilizzare il paziente rispetto ad una patologia, l’HIV / AIDS, che è da considerarsi cronica solo a condizione che il paziente sia messo in grado di aderire pienamente e con continuità, nel tempo, alla terapia.
Fatto ancora più grave, la delibera, non prevede nessuna direttiva che dica fin da subito dove e come dovranno essere seguiti i 385 pazienti dal punto di vista clinico e terapeutico. Inoltre già dal 1° aprile la farmacia dell’ospedale eroga i farmaci solo 3 giorni la settimana con le conseguenti difficoltà per pazienti (spesso provenienti dall’hinterland, da province limitrofe e dalle isole) e per operatori sanitari.
La decisione assunta su istanza della Regione Campania risulta completamente in antitesi rispetto a quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale 2011‐2013, definito dal Commissario ad Acta in cui relativamente alla prevenzione e cura dell’HIV/AIDS si prevedono interventi di potenziamento del servizio per il superamento dei problemi che rendono difficile per le persone HIV+ la possibilità di condurre una esistenza normale.
Non è certo assumendo decisioni di questo tipo che la sanità campana potrà sviluppare un rapporto di fiducia con le associazioni di pazienti, più volte citate nei documenti programmatici e poi completamente ignorate al momento di definire politiche in netto contrasto con le necessità dei pazienti.
Per questo domani, lunedì 11 aprile, le associazioni Arcigay Campania, Arcigay Napoli, Arcigay Salerno, Coordinamento Campania Rainbow e I’m gay any problem saranno presenti al sit-in di protesta presso l’A.O. Universitaria Federico II organizzato da NPS-Network Persone Sieropositive insieme a persone con HIV, medici e infermieri, alla presenza della ministra della Salute Beatrice Lorenzin in difesa del diritto alla continuità assistenziale.
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