Gianroberto Casaleggio muore a sessantun anni. Se ne va il guru del web che attraverso la Casaleggio Associati, società informatica ed editoriale che si occupa di consulenze in materia di strategie di rete e di cui era socio fondatore e presidente, curava il blog del comico genovese e la tv La Cosa all’interno dei quali l’architetto del successo del Movimento Cinque Stelle ha sempre infuso il verbo grillino.
Nel 2004 Casaleggio fonda la Casaleggio Associati. Al suo fianco ci sono alcuni fedelissimi ed ex dirigenti Webegg, tra cui anche Enrico Sassoon. Nel 2005 crea la piattaforma del primo meetup. È in questo spazio virtuale che gli attivisti si incontrano. “Un uomo smilzo e taciturno – lo descriveva così Cristina Giudici sul Foglio – sempre vestito male a scorno del suo idealtipo di manager impeccabile, in giacca e cravatta”. Dagli uffici aerospaziali a forma di uovo allestiti nalla Webegg, la società da cui viene destituito dall’incarico di amministratore delegato non appena vengono fuori i conti in rosso, alle profezie contenute nei video “Prometheus” o “Gaia”, in cui racconta la guerra dei due mondi (quello virtuale e quello cartaceo), il nuovo ordine mondiale e una umanità che, oltre ad avere un account al posto del passaporto, potrà addirittura comprare la memoria: quello che ha sempre colpito è la sua filosofia di vita che ha teorizzato nel recente libro Veni, vidi, web (la prefazione è del rapper Fedez).