E’ finito così il calvario di un cittadino di origini russe scambiato per ladro di bambini come racconta il quotidiano la Città oggi in edicola. L’uomo non si era accorto che poco più dietro del bimbo c’erano i genitori e quella frase “vieni con me” era stata pronunciata perché si preoccupava per il bambino.
Non era un ladro di bambini, assolto dopo 7 anni di accuse
Un incubo durato sette anni e cominciato in via Liguori al rione Carmine a Salerno nel 2009 quando disse ad un bimbo di 4 anni che camminava da solo in strada “vieni via con me”. Una frase che venne mal interpretata da qualche passante e fu sufficiente a scatenare una caccia all’uomo culminata con l’arresto, tre giorni di carcere, altri arresti e l’accusa pesante di sequestro di persona. Dopo sette anni, e una sentenza di primo grado che aveva riqualificato il reato in tentata violenza privata, la Corte d’appello ha ora chiuso la vicenda con una pronuncia di assoluzione con formula piena, stabilendo che “il fatto non costituisce reato”.
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