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Omicidio metro, Cirielli: basta calpestare vittime dei reati e loro famiglie

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“La revoca del beneficio della semilibertà a Doina Matei, la rumena di 21 anni che il 26 aprile 2007 uccise Vanessa Russo con un’ombrellata in un occhio nella metropolitana di Roma, per le foto postate su Facebook, è giusta e bene ha fatto il magistrato ad intervenire, sanzionando le violazioni delle prescrizioni imposte”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, responsabile nazionale del Dipartimento Giustizia del partito.

“Gravissime – sottolinea – le dichiarazioni del senatore del Pd Manconi, che sono una vera e propria intimidazione nei confronti del magistrato e di quanti vogliono far rispettare la legge”.

“L’intera vicenda, piuttosto – spiega -, riporta la nostra attenzione sulla necessità di un intervento complessivo sul sistema penale italiano. Il vero problema non è perché il magistrato di sorveglianza, nel pieno rispetto della legge, ha revocato la semilibertà, quanto che razza di legge può prevedere che un assassino dopo pochi anni possa essere già libero e persino andarsene in spiaggia”.

“Occorrono – aggiunge – misure più severe, occorrono provvedimenti che assicurino una reale rieducazione delle persone nelle carceri, servono norme che tutelino e non calpestino le vittime dei reati e le loro famiglie”.

“Basta con il falso buonismo– conclude Cirielli -. Il Pd di Renzi cambi rotta, non pensi di poter continuare ad affrontare i problemi del settore Giustizia con provvedimenti che scardinano il sistema punitivo e smantellano i principi dello Stato di diritto. Gli italiani chiedono sicurezza, certezza della pena e una giustizia giusta”.

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