L’idea è firmata Weboli, un’associazione culturale che si occupa di organizzare eventi in ambito non solo culturale, ma anche storici, artistici, naturalistici ed enogastronomici: «il teatro di strada da sempre si colloca tra arte performante e il teatro di figura, spesso gli artisti che si esibiscono includono l’ambiente circostante nella rappresentazione, interagendo con il pubblico e con la situazione in cui sono inseriti. Questo fattore pone le basi per una nuova apertura sociale, uno scambio importante in cui ogni spettatore osserva, partecipa e allo stesso tempo fantastica – spiega il presidente di Weboli, Vito Leso – per questo nella progettualità l’Eboli Busker Festival è destinato a diventare un appuntamento annuale con una programmazione spalmata su più giorni e con la partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero.
Quest’anno l’Ebf avrà anche la diretta radio di Mpa, partner dell’evento. La seconda edizione dell’Ebf si arricchisce con il sostegno del Liceo artistico ‘Perito Levi’ e del patrocinio del Comune di Eboli». Estrosa e originale idea ma forse anche una di quelle culturalmente attese da tempo e sostenute dal sindaco di Eboli: «un festival come l’Ebf è un grande strumento di promozione – ha spiegato il sindaco Massimo Cariello – gli artisti di strada si costruiscono dal nulla ed hanno il grande merito di offrire l’arte a tutti. Il centro storico è uno gioiello prezioso che può proiettare Eboli nel mondo culturale.
Come Amministrazione siamo al fianco di quanti, con il loro impegno e le loro professionalità, sono riusciti a rendere la manifestazione già un punto di riferimento a livello nazionale. Grazie agli imprenditori del Centro Storico che hanno sposato l’evento diventando attori principali. Un ringraziamento particolare lo voglio porgere a Giovanni Bertone organizzatore del Moioca, il festival degli artisti di strada a Moio della Civitella. Con la sua lungimiranza ha scelto di fare rete con l’Eboli Busker Festival».