Site icon Salernonotizie.it

Carceri, Cirielli (Fdi-AN): ‘Da Orlando parole lontane dalla realtà’

Stampa
“Le parole del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, alla chiusura degli stati generali dell’esecuzione penale, sebbene siano condivisibili sul piano accademico, dimostrano quanto questo governo in tema di sicurezza, come in altri, sia completamente sganciato dalla realtà”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, responsabile nazionale del Dipartimento Giustizia del partito.

“Lo Stato deve tutelare innanzitutto le vittime e i deboli contro prepotenti e violenti – spiega – e poi deve avere carceri dignitose che puntano alla rieducazione dei detenuti. In Italia, non si tenta il recupero del detenuto favorendo il lavoro, percorsi di emenda o riabilitazione. Si punta, invece, a non far entrare il delinquente in galera o a farlo uscire prima. Ciò accade in entrambi i casi per unico motivo, non si vogliono spendere i soldi”.




“Non si assumono a sufficienza né poliziotti penitenziari, a cui non si assicura adeguata formazione, né sociologi, né assistenti sociali, perché costa – aggiunge-. Non si costruiscono carceri né si aprono quelle già finite né si ristrutturano quelle esistenti, perché costa. Non si fa lavorare i detenuti, né gli si insegna una professione, perché costa. Non si favorisce il lavoro esterno, né si garantisce il reinserimento sempre per lo stesso motivo, costa”.

“L’unica cosa che si fa e la si spaccia per riabilitazione – conclude Cirielli – è quella di non farli entrare in carcere quando lo meritano alzando la soglia penale e li si scarcera anticipatamente, grazie agli “svuotacarceri” appunto, solo perché si pensa che questo non costi, almeno a breve termine. Insomma, si fa pagare il fallimento dell’applicazione dell’articolo 27 della Costituzione ai cittadini onesti e alle vittime dei reati, offesi due volte”.

Exit mobile version