I giudici hanno accolto quasi in toto le richieste formulate dal pubblico ministero Elena Guarino che aveva avanzato una richiesta a dieci anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale sui minori continuata e aggravata. Per l’anziano parcheggiatore, in carcere dal giugno del 2014, anche una provvisionale da pagare ad horas di trentamila euro (15 a testa per le due vittime assistite dall’avvocato Antonietta Cennamo) e il risarcimento del danno da discutere in separata sede.
Teatro della violenza sessuale è stata una casa del popoloso quartiere di Fratte. I genitori dei due ragazzini, per arrotondare il bilancio, avevano deciso di ospitare proprio l’anziano che i bimbi chiamavano lo “zio”. Gli abusi sono avvenuti in un arco temporale compreso tra il 2009 e il 2011, durante la convivenza. Anche dopo che i fratellini erano stati allontanati dalla loro abitazione e ospitati in una casa famiglia, il 67enne avrebbe continuato a perseguitarli tanto da essere accusato anche di stalking.
C’è un altro aspetto inquietante emerso dal dibattimento, l’orco imponeva il silenzio al fratellino sulle violenze alla sorella, minacciandolo con un coltello alla gola, oppure lo afferrava per i piedi e lo faceva penzolare a testa in giù. In questo modo gli incuteva timore per farlo tacere con i genitori. In questo clima di violenza e minacce, il 67enne approfittava della bimba che doveva soddisfare i suoi appetiti sessuali.