I lavori saranno introdotti dall’avv. Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula, delegato per la Campania degli Ordini dinastici di Casa Savoia e dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle Reali tombe del Pantheon. Modererà il prof. avv. Salvatore Guzzi, docente presso la Scuola di specializzazione in Professioni legali dell’Università Parthenope di Napoli. Interverranno l’avv. Pier Francesco del Mercato, ispettore per la Campania dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle Reali tombe del Pantheon, l’avv. Massimo Torre, il capitano di vascello della Marina militare Ugo d’Atri, presidente dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore.
«Il titolo della conferenza, lievemente provocatorio, è teso ad evidenziare come l’esito della Grande Guerra sia dipeso anche dal contributo meridionale – spiega l’avv. Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula – Questo conflitto per l’Italia ha rappresentato una quarta Guerra d’indipendenza, senza di esso infatti non si sarebbe raggiunta l’unità della Patria. Ciò ad onta di chi oggi, ostentatamente, non ritiene più l’Unità nazionale un valore fondante del nostro essere Italiani. Il tutto è affrontato dal punto di vista storico ed istituzionale, conformemente alla natura del nostro sodalizio che è un’associazione combattentistica posta gerarchicamente sotto la vigilanza del Ministero della Difesa».
La mostra è organizzata dalle delegazioni di Napoli e Salerno dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle Reali tombe del Pantheon e dalla delegazione per la Campania degli Ordini dinastici di Casa Savoia, con la collaborazione del Lions club di Agropoli e con il patrocinio del Comune. È accreditata a livello di interesse nazionale dalla Struttura di missione per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Istituto nazionale è nato nel 1878 alla morte di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, per iniziativa dei veterani e dei reduci delle tre guerre d’indipendenza che vollero assicurare alla tomba del re d’Italia, posta nel Pantheon, un omaggio perenne attraverso un servizio di guardia.