IN/ARCH Istituto Nazionale di Architettura organizza a Salerno il convegno dal titolo “InnovAzioni: innovare per competere. Politiche per una nuova valorizzazione dei territori” con il coinvolgimento di esperti e stakeholder.
Se il tema è l’innovazione come motore di sviluppo economico, sociale e culturale dei territori, l’obiettivo principale dell’iniziativa è analizzare le strategie più efficaci per consentire ad una realtà territoriale del Mezzogiorno d’Italia di competere a livello internazionale.
«Effetto Bilbao»
L’architettura, la qualità degli spazi pubblici, delle infrastrutture, delle attrezzature sociale e culturali è oggi più che mai uno strumento fondamentale per affermare la propria città sulla scena internazionale. È quello che da molti anni, a livello internazionale, viene riconosciuto come “EFFETTO BILBAO”.
A Bilbao – una città industriale, colpita da conflitti sociali, degrado e da un grave tasso di disoccupazione – negli anni ’80 è stato avviato un complesso di interventi di riqualificazione urbana che ha trasformato questo territorio in una delle mete europee più frequentate.
Un’azione di trasformazione urbana fondata anche su Architetture di qualità ha contribuito a vincere la sfida della competitività internazionale. Una città in crisi ha in questo modo trovato un proprio posizionamento nella mappa della globalizzazione. Al modello Bilbao negli anni si sono ispirate molte altre realtà metropolitane europee.
Guzzini: «La qualità dell’architettura: fattore decisivo di competitività»
«Sulla scala globale la vera sfida che abbiamo di fronte è quella della competitività dei nostri territori. La ricerca della competitività urbana, con il fine di attrarre capitali, imprese e visitatori, è divenuta nel corso degli ultimi decenni uno degli elementi fondamentali delle politiche urbane nazionali. In tale contesto anche la qualità dell’architettura e, più in generale, delle trasformazioni fisiche delle nostre città è un fattore decisivo di tale competitività», afferma il presidente IN/ARCH Adolfo Guzzini.
Interventi:
Fulvio Bonavitacola (vicepresidente e assessore all’Urbanistica Regione Campania), Ottavio Coriglioni (Casa di Cura Salus), Enrico Coscioni (consigliere per la sanità Regione Campania), Carlo De Luca (presidente IN/ARCH Campania), Roberto De Luca (responsabile progetto Innovazione Provincia di Salerno), Renato Del Grosso (Government and regional affairs AbbVie), Amelia Filippelli (Università di Salerno), Francesco Floro Flores (presidente Aerosoft), Fabio Fonte (CEO Ingreen), Agostino Gallozzi (presidente del gruppo Gallozzi SPA), Adolfo Guzzini (presidente nazionale IN/ARCH).
On. Tino Iannuzzi (vicepresidente Commissione Ambiente e lavori pubblici, Camera dei deputati), Mauro Maccauro (presidente di Confindustria Salerno), on. Massimiliano Manfredi (Commissione Ambiente e lavori pubblici Camera dei deputati), Maurizio Marrale (General manager Wedjaa Group), Claudia Mularoni (CEO di Pragmata Institute), Lorenzo Orsenigo (presidente Conforma), Massimo Pica Ciamarra (IN/ARCH), Massimo Prezioso (Cittamoderna), Filomena Tucci (responsabile Sud Italia Confassociazioni), Vulcanica Architettura Aldo di Chio, progettisti di Brin69 Napoli).
Modera Renato Iacovelli, managing partner Iacovelli And Partners
ROBERTO DE LUCA. Questa mattina ho avuto il piacere di aprire i lavori del convegno “InnovAzioni: innovare per competere”, che si è tenuto al complesso di Santa Sofia. Non è un caso che l’InArch abbia scelto Salerno per questo incontro: nella nostra città, infatti, oltre ai tanti segni architettonici di prestigio, tutto è stato concepito in un’ottica funzionale e di servizio, come tasselli di un disegno complessivo e consapevole, nella piena consapevolezza della valenza anche sociale dell’architettura e della riqualificazione urbana. Anche questo è competitività ed innovazione.
Siamo all’alba di una nuova epoca, abbiamo davanti tantissime opportunità. Pensiamo al filone dell’industria 4.0, di una manifattura in grado di sfruttare tutto il potenziale del digitale. Nel nostro piccolo siamo impegnati in maniera forte per creare un ecosistema che favorisca davvero l’innovazione, mettendo in fila le diverse tessere del mosaico, a partire dalla formazione e dalla connessione tra mondo produttivo e mondo della ricerca.
La sfida vera è non solo creare innovazione, ma mantenerla nei nostri territori. E questo è possibile se si abbina l’innovazione alle nostre peculiarità. Nel campo del turismo è già in atto un progetto per la fruizione del nostro patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie. Nel campo dell’agroalimentare stiamo lavorando alla realizzazione di un grande distretto tecnologico del settore. C’è poi il tema della socializzazione dell’innovazione: stiamo cercando di promuovere progetti di supporto alle famiglie e alle donne che lavorano e iniziative di politica attiva sul lavoro.
Il nostro obiettivo è rendere tutto il territorio attrattivo e competitivo: perché ciò avvenga è fondamentale che le istituzioni e gli operatori economici accompagnino e favoriscano i processi di innovazione, abbandonando i municipalismi e ragionando in un’ottica di area vasta, di smart land più che di smart city. Ma soprattutto tenendo conto che oggi a fare la differenza è la variabile tempo. Tutti insieme dobbiamo far si che l’innovazione riesca a pervadere la nostra società a tutti i livelli, affinché si crei quello sviluppo dei territori che soprattutto al Sud può risultare una carta vincente.
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Salerno: innovare per competere, intervento Enrico Coscioni