“I dati pubblicati dall’Istat sulle denunce di reati contro il patrimonio, che fotografano la difficoltà di scoprire i colpevoli, dovrebbero far riflettere il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e spingerlo ad intervenire”. È quanto dichiara
Edmondo Cirielli, deputato salernitano di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, responsabile nazionale del Dipartimento Giustizia del partito. “Solo in tre casi su cento per gli appartamenti svaligiati si scoprono i colpevoli
– aggiunge -, mentre per i borseggi il responsabile finisce davanti al giudice solo due volte su cento nel primo anno di indagini. Un quadro che ci spiega perché in Italia c’è poca recidiva per le misure alternative. Se gli autori venissero individuati si verificherebbe che i reati sono commessi sempre dagli stessi delinquenti, spesso mentre usufruiscono o di misure alternative alla detenzione o di sconti di pena”.
“È evidente – sottolinea Cirielli – che il ministro Orlando debba lavorare innanzitutto su questo. Dovrebbe stare sempre e soprattutto dalla parte delle vittime. Certo, dalla sua, ha l’assoluta incapacità e inutilità del dicastero di Alfano, vera manna per tutti i delinquenti d’Italia, ma gli ricordo che il governo è lo stesso”. “Lo ripetiamo da tempo e oggi lo evidenzia anche il presidente dell’Anm Piercamillo Davigo – conclude –. Servono nuove carceri, anche perché con l’emergenza immigrazione i Paesi con una repressione penale più debole importano il crimine. L’unica cosa che il Pd di Renzi continua a fare, invece, è quella di alzare la soglia per l’ingresso in carcere e di scarcerare anticipatamente i delinquenti, grazie agli svuotacarceri, offendendo i cittadini onesti e le vittime dei reati”.