«Ho visto una squadra un po’ timorosa, vorrei entrare per dire una parola di conforto ai ragazzi – ha ammesso Don Afio prima che la società desse l’ok il suo ingresso-. Penso che sarò all’Arechi anche domenica». Una volta all’interno della struttura, il sacerdote ha incontrato i dirigenti, salutando solo di sfuggita squadra e tecnico, con il quale c’è stata una fugace stretta di mano.