“Sono dati che confortano e che danno il chiaro segno che la Campania, la faranno da protagonista nel circuito del turismo culturale, il nostro vero segmento identificativo – commenta il presidente Abbac Agostino Ingenito – Si tratta di un flusso turistico individuale e di gruppi ormai consueto ma non sempre scontato, complici diverse motivazioni spesso non prevedibili. A Napoli e nelle isole di Capri ed Ischia, come per la Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana si vedono gli italiani ma soprattutto molti stranieri, oltre a frequentatori abituali come tedeschi e francesi, decidono di trascorrere un week end anche americani, cinesi, giapponesi, brasiliani e i primi significativi numeri di cittadini provenienti dai paesi dell’Est europeo”.
Anche la città di Salerno, nonostante le non splendide condizioni meteo, si appresta a vivere il pienone con le strutture ricettive completamente sold out per il fine settimana. In media i visitatori faranno tappa in città per almeno due giorni usando Salerno come base per raggiungere altri centri della Costiera ma dedicando una parte del loro soggiorno proprio alla nostra città.
E’ sull’organizzazione turistica che l’associazione aderente ad Assoturismo Confesercenti punta. “Vanno risolti i nodi strutturali per dare ancora maggiore impulso al nostro turismo soprattutto nelle aree interne, autentico scrigno ancora del tutto da disvelare e puntando al turismo emozionale ed esperenziale– dichiara Ingenito, che è anche presidente nazionale della categoria extralberghiera- E’ una partita che dobbiamo vincere insieme in una partnership imprescindibile pubblico-privato.
L’auspicio è condividere con la Regione un programma di riorganizzazione delle strutture di accoglienza, professionalizzazione del personale e un programma attento sulla spendita delle risorse europee che devono tener conto di puntare ad asset strategici, evitando rivoli di spesa e fondi per supportare investimenti ed eventi di autentica attrazione. Serve inoltre una promo-commercializzazione adeguata e un sostegno ai territori, veri protagonisti dei flussi turistici alternativi oltre che naturalmente della migliore efficienza delle infrastrutture viarie e di trasporto pubblico che restano ancora uno dei problemi che incidono per le scelte dei turisti del last minute, abituati ad organizzare la vacanza in poco tempo ma che rappresentano ormai un segmento sempre più in crescita”.