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Vino e filosofia, Donà valorizza il Cilento

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Vino e filosofia, un connubio ripercorre la storia dell’uomo dal Simposio di Platone a Hegel che lo amava mentre Kierkegaard addirittura ne tesseva le lodi nel suo “In vino veritas”. Nell’ambito del Festival della filosofia in Magna Grecia il filosofo, musicista e pittore veneziano Massimo Donà ha voluto enfatizzare questo dualismo che celebra nel suo volume La filosofia del vino, valorizzando i territori del Cilento, oggi terra di vini e di chef. Due momenti dedicati ad Ascea Marina dove al lido lo Sciabecco insieme allo chef Gino Cammarano si è affrontato il ruolo artistico e filosofico della cucina e del vino visti come “forma artistica nel momento in cui”, ha spiegato Donà, “pur studiando i processi e le materie l’imponderabile ci consente di non sapere sempre ciò che sarà il prodotto del sapere dell’uomo”.

Prodotti locali protagonisti per piccoli dolci all’ora del tè accompagnati dal Rosa d’autunno di Alfonso Rotolo e dal dibattito tra il filosofo e il cuoco cilentano. Esperienza ripetuta ad Acciaroli, piccolo borgo di pescatori. Il contesto perfetto per ospitare i docenti accompagnatori degli oltre novecento studenti che partecipano alla XIX edizione del Festival della Filosofia che ha visto tra i protagonisti Salvatore Natoli.
Accolti dal calore della signora Anna e dai suoi gustosissimi piatti, gli insegnanti hanno potuto fare esperienza del vero stile cilentano grazie all’esperto in dieta mediterranea  Mario Zammarelli. I piatti proposti dal ristorante A Tartara hanno raccontato con i loro semplici ingredienti la genuinità di questo territorio. Legumi, verdure, cereali tutti sapientemente miscelati e accompagnati da Marsia ottimo vino  delle Cantine Barone per esaltarne gli antichi sapori.

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