Il personale forestale durante il servizio di controllo del territorio, finalizzato alla verifica di una utilizzazione boschiva regolarmente autorizzata dall’ Ente Parco, riscontrava il taglio di un bosco ceduo di specie quercine .
Le indagini condotte, le acquisizioni documentali esperite, hanno consentito di accertare però che non tutte le operazioni di taglio erano avvenute nel rispetto delle autorizzazioni rilasciate. Con l’ausilio di apposita strumentazione GPS si è proceduto al rilievo delle aree interessate dall’utilizzazione la quale è stata effettuata su due lotti separati per un totale di circa otto ettari.
Dalla sovrapposizione del rilievo effettuato e dalla mappa catastale si è accertato che il taglio ha interessato una parte di bosco appartenente al Comune di Trentinara violando quanto autorizzato. L’area di particolare pregio ambientale rappresenta sito di interesse Comunitario (S.I.C.), zona a protezione speciale (Z.P.S.) e rientra nell’ambito dei Monti Soprano, Vesole e Gole del fiume Calore Salernitano.
Accertato l’abuso, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, procedevano ad informare la competente A.G. del reato deferendo, sia l’esecutore materiale del taglio titolare della ditta boschiva esecutrice, sia il proprietario del fondo per il reato di taglio bosco di specie quercine senza le prescritte autorizzazioni.
Proseguono in maniera incessante i controlli e le attività messi in campo dal Corpo Forestale per arginare i tagli abusivi e i furti di legname nel Parco Nazionale di Cilento Vallo di Diano ed Alburni. Il taglio abusivo rappresenta una pratica dannosa all’interno dell’Area Parco, che purtoppo causa gravi impatti sull’ambiente e sull’avifauna; la Forestale è in prima linea nell’opera di tutela, difesa e conservazione e dei boschi risorsa e vanto del verde Cilento.
Commenta