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Sub: Vigili del Fuoco esaminano dati immersione di Cammardella e Tancredi

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Finché non si recupererà il corpo di Silvio Anzola, il sub scomparso venerdì scorso insieme con Mauro Cammardella e Mauro Tancredi nelle acque di Palinuro, sarà più complesso stabilire la verità di quello che è accaduto.

A ribadirlo, dopo averlo fatto anche il procuratore Giancarlo Grippo, il direttore regionale dei vigili del fuoco, Giovanni Nanni il quale spiega: “La certezza documentata potrebbe essere a questo punto molto più improbabile. Noi non trascureremo, comunque, di esplorare anche altre ipotesi che vanno al di là di quelle finora ritenute le più probabili e che comunque si sono basate sulle indicazioni che ci hanno fornito le persone che erano con loro, gli istruttori della scuola e tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito a fornire elementi di conoscenza”.

“Stiamo cercando di leggere – ribadisce – i dati a disposizione dell’immersione dei due istruttori (le attrezzature sono state sequestrate, ndr) che però non sono di Anzola. Se lui si fosse allontanato da loro o non fosse rimasto a ridosso della loro presenza, potrebbe aver operato tragitti e percorsi, anche distinti. Noi non possiamo far altro che ricostruire le varie ipotesi per poi verificarle”. Sulle ricerche aggiunge:

“All’interno della grotta abbiamo ispezionato quasi tutto, ci sono delle zone che giudichiamo inaccessibili. Crediamo sia impossibile che possa trovarsi in aree dove gli spazi stessi non consentano l’accesso perché le aperture sono più piccole della dimensione del corpo stesso. Ma anche in questi casi non trascuriamo nulla”. I tre sub potevano essere stati vicini al momento dell’immersione e poi il corpo di Anzola spostato dalle correnti oppure trovarsi già distante dagli altri due: ma queste sono solo ipotesi, al momento non suffragate da nessuna certezza. “Le ipotesi – aggiunge Nanni – sono tutte plausibili, non possiamo escludere nulla”. Malore, imprevisto, guasto nelle attrezzature, nulla viene per il momento escluso. Ma sembra affievolirsi l’idea secondo la quale le due bombole di Mauro Tancredi abbiano in un qualche modo ostruito il passaggio, costituendo un impedimento, dal momento che gli speleosub, durante le attività di soccorso, sono passati tranquillamente per il cunicolo, andando anche oltre le posizione dove erano adagiati i due corpi.

 

 

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