Le motovedette della Guardia Costiera sono di nuovo in mare ininterrottamente proprio nei pressi del luogo della scomparsa dei tre sub. Continua quindi la snervante attesa e lo strazio per i familiari di Silvio Anzola. Bisognerà aspettare di recuperare il suo corpo e le attrezzature per capire cosa può essere accaduto venerdì quando sono morti, oltre al manager milanese, anche Cammardella e Tancredi. Le operazioni di recupero, difficili e complesse, proseguiranno fino a quando le condizioni meteo lo consentiranno. Alla famiglia di Anzola, manager di Parma trasferitosi a Milano, non resta che aspettare che il mare, quel mare tanto amato dall’ingegnere 58enne, lo restituisca ai suoi cari.
Ma “il mare – come racconta Marta Barri nel gruppo Facebook ‘Mauro Sub Capo Palinuro’ – non si spiega. Solo chi ci é stato in quelle grotte sa cosa si prova. E chi ci é stato con voi (dice riferendosi idealmente a Mauro Cammardella e Mauro Tancredi) sa quanta passione e professionalità mettevate in ogni immersione. Non ci spiegheremo mai perché il mare vi ha portati via così”.
Sempre su FB la figlia di Anzola, Flo, che “rivuole solo il suo papà”, si sfoga dicendo: “Mio padre era un grande uomo. So che se hanno fatto quella grotta un motivo c’era ma purtroppo non sappiamo che cosa sia successo. Papà era meraviglioso, unico, era tutto. Sono certa che non avrebbe mai messo in pericolo delle persone che amava tantissimo”.
“Con il cuore spezzato” alcuni amici di Anzola lo tratteggiano come un uomo “solare, amante della lirica, oltre che del mare”. Non diminuisce anche il dolore della famiglia Cammardella, molto conosciuta non solo in paese. “Sono giorni di dolore – commenta, intanto, il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola – e per questo abbiamo sospeso ogni evento ed iniziativa. Proclameremo anche il lutto cittadino il giorno dei funerali. Palinuro e la sua comunità sta rispondendo con grande sensibilità, rispettando il dolore di chi ha perso un parente, un amico, un punto di riferimento”.
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