Così il tecnico rossonero: “Intorno alle 3.40 è iniziato a tremare di tutto. Ci sono state delle scene di panico nelle scale per accedere al parcheggio sottostante l’hotel, dove siamo rimasti fino all’alba; i proprietari dell’albergo ci hanno dato una grossa mano anche per via del freddo. Siamo tutti un po’ scossi per quanto accaduto, la cittadina sta riprendendo un po’ la vitalità,ma tutto sommato i danni sembrano contenuti.”
Il Foggia si appresta all’inevitabile rientro anticipato dall’Umbria, anche il capitano Agnelli ha raccontato, tramite il sito ufficiale del club, gli attimi di terrore vissuti nella notte: “E’ stato bruttissimo, una esperienza davvero terribile. Appena avvertita la scossa siamo scesi subito in strada, qualcuno si è sentito male anche perché dopo la prima scossa la terra ha continuato a tremare, 18 scosse in un’ora e mezza e ancora adesso avvertiamo scosse. Qui a Norcia molti danni alle strutture, crepe sui muri, un campanile crollato, calcinacci caduti dai tetti, insomma tantissima paura ma niente danni alle persone. A pochi chilometri da noi, invece, tanti morti. Ecco, quando abbiamo realizzato che ad Amatrice, a solo 16 chilometri da qui, il paese è stato distrutto e ci sono stati tanti morti, allora abbiamo capito quanto siamo stati fortunati.
L’aspetto che mi fa più male è che siamo una squadra di calcio e per questioni organizzative abbiamo deciso di ritornare a Foggia, fa male, però andare via da qui. Vorremmo renderci utili” – spiega Agnelli –“fare qualcosa per chi sta male, ma ci hanno detto che non possiamo fare niente, che i soccorritori sono al lavoro. Torniamo a Foggia ma il cuore è vicino a tutti quelli che stanno soffrendo e alle famiglie delle vittime”
Fonte: www.statoquotidiano.it
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