Era gonfio per il gas formatosi per decomposizione e dunque il galleggiamento lo aveva spostato in una posizione della grotta diversa da quella dei primi recuperi. A questo punto iniziano le procedure di bonifica di tutti i presidi di sicurezza che erano stati posizionati nel corso delle attività di recupero dei corpi. Le attrezzature dei tre sub rimangono sotto sequestro e a disposizione della Procura di Vallo che conduce le indagini, affidate dal procuratore capo Grippo al sostituto Palumbo. Diverse le ipotesi sull’incidente occorso ai tre sub: dall’errore umano al malfunzionamento dell’apparecchiatura, fino all’imprevisto in una delle grotte più pericolose della nostra costa.