La storia e le caratteristiche dei singoli locali, con i nomi dei grandi personaggi che vi hanno fatto tappa, sono raccolti nella quarantesima edizione della guida ai Locali Storici d’Italia, quest’anno dedicata al talento imprenditoriale e al coraggio femminile.
Fra queste spicca l’antica Pasticceria Pansa di Amalfi che dal 1830 è un’istituzione nella piazza del Duomo di Sant’Andrea, con un arredamento d’epoca, che continua a regalare l’elegante impronta della sua storia. Da cinque generazioni la famiglia Pansa è sinonimo d’eccellenza in Costa d’Amalfi, grazie alla continua ricerca di materie prime di qualità per i suoi prodotti.
Pasticceria Pansa è un marchio di fabbrica, tra i più prestigiosi d’Italia, da 185 anni: dallo scorso novembre è incluso nella prestigiosa guidaPasticcieri & Pasticcerie del Gambero Rosso (edizione 2016) con”due torte speciali” (secondo miglior piazzamento nazionale).
Gli altri sedici locali storici della Campania inseriti nella guida, oltre alla Locanda del Cerriglio, sono i ristoranti Nettuno (a Capaccio-Paestum), Antico Francischiello da Peppino (a Massa Lubrense), O’ Canonico 1898 e O’ Parrucchiano (entrambi a Sorrento), La Bersagliera, Umberto e Ciro a Santa Brigida (tutti e tre a Napoli), il Gran Caffè Gambrinus (a Napoli), la fabbrica di cioccolato Gay Odin (a Napoli), il Grand Hotel Cocumella (a Sant’Agnello di Sorrento), gli alberghi Bellevue Syrene, Excelsior Vittoria, Imperial Tramontano, Minerva e Royal (tutti e cinque a Sorrento).
Fonte IlVescovado.it
Abbiamo l’antica pasticceria De Luca…famosa per i suoi babà!
Ci sarebbe Pantaleone, ci manco da anni, esiste sempre?
lunga tradizione del babaaa salernitano importata dalla regione limitrofa e ormai radicata e tramandata da padre in figlio
scusate ma io non vedo nessuna pasticceria salernitana, l’unica sarebbe in provincia ed è quella di amalfi..
e che diamine.. dal titolo pareva che a salerno ci stava una scuola di pasticceria riconosciuta a livello internazionale e con almeno una decina di laboratori…
UNA è, e sta ad Amalfi! a Salerno ZERO, così come in tutto il resto della provincia (sempre che queste classifiche abbiano un valore)
ok, c’era paestum ma resta il discorso resta uguale