In particolare, presso il campus di Baronissi, sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico, di riqualificazione degli impianti sportivi, nonché lavori di ricostruzione complessiva dell’intera area laboratori. A testimoniare la sensibilità del campus verso queste tematiche è anche l’impianto di betonaggio di cui l’Ateneo si è dotato con l’obiettivo di monitorare costantemente la qualità delle materie prime impiegate e la relativa affidabilità duratura nel tempo.
Costruire edifici intelligenti con prestazioni antisismiche è il principio ispiratore anche delle residenze universitarie già attive nella frazione di Penta (Fisciano), e dei nuovi alloggi in fase di costruzione in zona Mariscoli. Per entrambi i complessi, infatti, è stata impiegata la tecnologia degli isolatori sismici, che permette di disaccoppiare le frequenze del sisma dalle frequenze della struttura in elevazione, evitando l’insorgere di fenomeni di risonanza e consentendo di preservare intatte le strutture, i tamponamenti e gli impianti. Di matrice antisismica è anche la struttura della nuova postazione di controllo, attualmente in costruzione presso il campus di Fisciano, realizzata mediante la tecnologia X-Lam, riconosciuta a livello internazionale quale sistema in grado di garantire tra i livelli più avanzati di sicurezza sismica.
“L’Università di Salerno è un Ateneo sicuro – ha dichiarato il rettore Aurelio Tommasetti. I nostri due campus rappresentano ad oggi dei complessi strutturali assolutamente stabili perché realizzati secondi i più efficaci criteri antisismici e con metodi costruttivi all’avanguardia. Col tempo abbiamo lavorato ad una messa in sicurezza di tutti gli edifici presenti a Fisciano e a Baronissi, sperimentando le soluzioni più innovative per gestire e ridurre il rischio sismico. Un esempio recente è la tecnologia degli isolatori antisismici che è stata impiegata nella realizzazione delle residenze universitarie e che garantisce l’agibilità delle stesse anche in seguito ad un fenomeno sismico.
A nome dell’intera comunità universitaria, esprimiamo ancora una volta tutta la nostra vicinanza alle popolazioni italiane colpite dal sisma. Come Ateneo da sempre attento a queste tematiche, ci impegniamo a mettere a disposizione dei comuni coinvolti, tutte le competenze, le risorse e le tecnologie sperimentate dal nostro ufficio tecnico e dalla nostra area ingegneristica, in aiuto e a supporto degli importanti lavori di riqualificazione che riguarderanno le zone colpite. Restiamo dunque a disposizione delle istituzioni locali che stanno affrontando in queste ore le questioni relative alla riprogettazione sismica delle strutture, affinché il modello antisismico Unisa possa rappresentare un esempio applicabile e un aiuto concreto verso la ricostruzione” – conclude il Rettore.
Sarà sicuramente stabile, ma a metà/fine anni Novanta un pomeriggio ci fu un terremoto, stavo al terzo piano davanti al laboratorio di linguistica computazionale e vi posso assicurare che ballava tutto. Non si sarà rotto niente, ma ce la facemmo addosso, con rispetto parlando.