Premesso che:
l’assessore regionale Cosenza e la Giuta Regionale predisposero un piano sismico per la Campania, unanimamente riconosciuto come tra i migliori mai elaborati;
- a seguito del suddetto piano i singoli Enti Locali avrebbero dovuto approntare piani comunali per la valutazione dei rischi sismici e per eventuali interventi da assumere;
- si sarebbe dovuto procedere anche ad una dettagliata analisi di caratterizzazione di vulnerabilità sismica di tutti i fabbricati strategici comunali, tra cui le scuole di competenza dell’Ente;
- sembrerebbe che la succitata analisi sia stata inizialmente commissionata all’Università di Napoli, ma che non sarebbe mai stata realizzata per carenza di fondi ad essa da destinare;
- se confermato, ciò apparrebbe paradossale in considerazione, soprattutto, delle spese superflue annualmente sostenute dall’Ente e sarebbe l’ennesima dimostrazione che priorità per l’Amministrazione pseudo progressista è ciò che appare e produce consenso piuttosto che ciò che non si vede ma che, invero, è necessario alla tutela della incolumità dei salernitani e della città stessa;
- un’Amministrazione seria dovrebbe avere quale priorità la sicurezza dei cittadini e dei bambini in particolare;
- se quanto su ipotizzato fosse acclarato, si tratterebbe di una gravissima e non più tollerabile inadempienza amministrativa;
- i volontari della protezione civile non dispongono di mezzi né di dotazioni adeguate alle attività da esercitare;
Tanto premesso:
CHIEDE PER SAPERE
- se l’Amministrazione abbia mai predisposto un piano antisismico comunale, abbia adempiuto a quanto previsto dal piano regionale e si sia adeguato a tutte le previsioni normative in essere;
- se risulta vero che, per mancanza di fondi, non si sia mai proceduto ad alcun piano di caratterizzazione della vulnerabilità sismica dei fabbricati strategici e delle scuole in particolare;
- se, come e quando l’Amministrazione Comunale intenda procedere per adeguarsi alle normative e dotarsi degli strumenti necessari a garantire la sicurezza dei fabbricati pubblici e della sicurezza dei cittadini;
- se si ritiene di dover dotare la protezione civile di fondi e dotazioni quantomeno sufficienti a consentire l’espletamento delle funzioni assegnate;
- se, invece di continuare a deturpare il territorio con inutili costruzioni residenziali, in un momento storico in cui il numero degli abitanti del capoluogo continua a diminuire, codesta Amministrazione, prenda finalmente in considerazione l’esigenza di incentivare il recupero del patrimonio esistente anche a mezzo del criterio della sostituzione edilizia.