L’ormai storica Dakar non ha bisogno di presentazioni: il raid si svolge tra i deserti e le steppe più impervie del mondo (quest’anno si correrà nuovamente in Argentina e Chile), in condizioni estreme, in cui si metteranno a dura prova l’abilità del pilota e la resistenza del veicolo. Non solo: è la resistenza fisica e psicologica dei partecipanti che dovrà superare ardue prove come le interminabili giornate di gara, il caldo soffocante, la finissima sabbia e le mille insidie che si celano lungo il percorso.
La sfida sembrerebbe impossibile per un portatore di handicap che, rispetto ad un normodotato ha molte più difficoltà, ma Gianluca Tassi ha scelto di provarci, trasformando le “difficoltà” in possibilità non solo per sé stesso, ma soprattutto per tutti i diversamente abili che possono riconoscersi in lui.
Gianluca è divenuto disabile nel 2003: da sempre appassionato di velocità e motori, è stato campione di enduro e moto rally sino a quando un banale incidente lo ha inchiodato su una carrozzella rendendolo paraplegico. Lui, però, non si è arreso: passo dopo passo è tornato alla vita, ha accettato i nuovi limiti fisici e le difficoltà giornaliere trasformandole, incredibilmente, nel suo punto di forza. E’ stato il primo diversamente abile a vincere una tappa del Campionato Italiano Rallyes Tout Terrain, e l’unico degli undici italiani in gara a portare a termine la massacrante Baja Espana Aragon 2010. Non ha più le gambe, ma la sua folle determinazione lo spinge oltre i pregiudizi, i limiti fisici e psicologici.
Oggi Gianluca, con l’Associazione Uno di Noi, pratica l’“Evolution driving school”, insegna cioè a guidare a chi credeva di non poterlo più fare. Questa scuola è unica nel suo genere in Italia. Si insegna ai disabili a salire in modo autonomo in macchina e a riporre da sé la carrozzina. I passi successivi sono finalizzati a imparare a guidare la macchina utilizzando solo i comandi al volante e, per chi vuole seguire le orme di Gianluca, ci sono anche corsi di guida sportiva e agonistica. “Non insegniamo solamente a guidare – ha spiegato con gli occhi pieni di gioia – dietro c’è tutto un lavoro psicologico. La maggior parte delle persone che vengono da noi all’inizio è bloccata, è certa che non potrà mai riuscire a guidare di nuovo. Noi cerchiamo di far capire che i blocchi esistono solo a livello mentale ed è possibile abbatterli”.
Attualmente, i corsi di scuola guida promossi dall’associazione Uno di noi si svolgono sul circuito di Misano Adriatico, ma il Direttore Salvatore Memoli è rimasto talmente affascinato dalla forte personalità di Tassi che ha deciso di intraprendere con lui un percorso. Nelle prossime settimane ci saranno altri incontri per poter organizzare a Salerno una giornata con Tassi, per poter far conoscere nelle scuole questo straordinario pilota e, perché no, far fare una tappa nella nostra città alla sua scuola guida per disabili.
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