“Stavo transitando all’altezza del Parco Pinocchio quando vedo un giovanotto con barba e pantaloncini tenere al guinzaglio due cani e salire sulla rotatoria dove tra l’altro sono installati i faretti che illuminano le palme. Il Vigile che in borghese era con me, è sceso dall’auto per richiamarlo all’ordine ed il tizio ha finito per litigare sostenendo che non esistevano cartelli che ne stabilissero il divieto. Imbecille – rincara De Luca – e c’è bisogno del cartello per capire che sulle aiuole, sulla rotatoria anzi dentro la rotatoria non bisogna andarci comunque?
“Questo – continua – a conferma del fatto che gli animali dei tre erano rappresentati dal padrone e non dai due cani. C’è gente che ti strappa gli schiaffi dalle mani. Uno dei punti che differenzia il Nord dal Sud è lo spirto civico: noi dobbiamo crescere: non possiamo avere un vigile urbano ad ogni cassonetto per la raccolta del vetro o ad ogni auto in doppia fila. Se esiste una percentuale del 5% di cafoni questi provocano un danno all’intera città”.
L’ex Sindaco intende sollecitare il Prefetto affinchè convochi al più presto una riunione per l’ordine pubblico e la sicurezza per contrastare il fenomeno dilagante dell’accattonaggio e della prostituzione a ridosso dello Stadio Arechi e finanche nei pressi di Piazza della Concordia: “Ci sono questuanti ovunque davanti a chiese, supermercati e farmacie. Ambulanti sul corso, nei mercanti e sul Lungomare. Non possiamo perdere il controllo della città – ha detto De Luca – e la situazione da questo punto di vista non è soddisfacente né accettabile. Non è possibile avere un gruppo di 5 extracomunitari accampato permanentemente nell’angolo della traversa che si trova a 50 metri dalla Questura e dalla Prefettura alle spalle del Cinema Augusteo”.
La soluzione per De Luca è semplice: “E’ vero che non possiamo militarizzare la città ma attuiamo campagne di contrasto di medio-lungo periodo. Un mese di repressione e poi allentiamo la morsa per poi ripartire. Per il Governatore c’è bisogno di riprendere un vecchio lavoro organizzativo nel quale la città di Salerno veniva divisa per aree di competenza da assegnare al controllo di Carabinieri, Polizia, Finanza e Vigili Urbani.