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Salerno: bimbo nato morto al nono mese di gravidanza, famiglia sotto choc

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Tragedia al Ruggi per una famiglia che ha perso il proprio figlioletto nato morto dopo nove mesi di gravidanza. E’ accaduto venerdì nell’ospedale di Salerno. Il piccolo è morto poco prima di venire alla luce. Tra le ipotesi quella del soffocamento. Tutto ha inizio poco dopo le 18 di venerdì. La donna si presenta in ospedale febbricitante e con forti dolori addominali. Viene ricoverata. Poco dopo le 20 il suo ginecologo decide di farla partorire per via della sofferenza fetale. La donna, una 32enne straniera sposata con un professionista salernitano  viene portata in sala operatoria. Qui, però la tragica scoperta. Il piccolo era morto  e pare che una parte del cordone ombelicale fosse annodato: lo strozzamento avrebbe impedito al piccolo di respirare e nutrirsi.

La salma del piccolo Adam, questo il nome che era stato scelto dai genitori, è stata posta sotto sequestro dalla Procura, che nelle prossime ore affiderà l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia. Acquisite anche le cartelle cliniche della donna per ricostruire al meglio l’inquietante vicenda. Tanti sono i dubbi che affollano la mente, annebbiata e disperata, di una coppia residente nella zona orientale di Salerno, che ha visto trasformare un atteso momento di gioia in un tragico epilogo. La donna incinta era arrivata oltre la 40esima settimana di gestazione e da qualche giorno avvertiva delle contrazioni.

I vari tracciati effettuati in ospedale (l’ultimo giovedì sera) non avevano fatto risultare nulla di preoccupante per il piccolo. Venerdì, poi, è cambiato tutto. Ora sarà l’inchiesta portata avanti dal sostituto procuratore Elena Cosentino a dover far luce su tutta questa vicenda. Ieri la polizia ha identificato sette persone tra medici e infermieri che erano presenti in sala operatoria al momento del parto.

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