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Carceri: per la Fp Cgil Salerno urge revisione legge per impedire spirale di violenza

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Prima l’episodio di violenza ai danni di un agente nel carcere di Fuorni a Salerno dove un detenuto albanese lo ha aggredito per futili motivi ferendolo alla mano ed all’occhio; poi la rivolta nel carcere minorile di Airola, nel beneventano, ad opera di alcuni detenuti maggiorenni che gravitano nei clan camorristici che poteva essere evitata, così come il ferimento dei tre agenti di polizia penitenziaria e gli ingenti danni riportati alla struttura.

Sono solo gli ultimi casi di violenza che dimostra come la legge che prevede la convivenza carceraria di detenuti minori insieme a detenuti maggiorenni sino all’età di 25 anni sia sbagliata e vada cambiata al più presto”. Lo dichiara in una nota Angelo De Angelis. Segretario Generale Cgil Funzione Pubblica di Salerno: “Più volte abbiamo espresso le criticità che la norma comporta, creando situazioni di soggezione dei minori nei confronti dei detenuti maggiorenni, alla luce soprattutto della grave carenza di organico della polizia penitenziaria e delle condizioni fatiscenti delle strutture”.

Una vicenda, al momento rientrata, “che speriamo motivi una revisione, ormai necessaria della legge” “Ci auspichiamo che il ministro Andrea Orlando, così come il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, prenda dei provvedimenti adeguati per impedire che si inneschi una generalizzata spirale di violenza negli istituti detentivi, per la salvaguardia della sicurezza del personale e dei detenuti”.

Angelo De Angelis Segretario Generale Cgil Funzione Pubblica

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