Come da regolamento, la seduta è stata dichiarata valida dal Segretario Generale grazie alla metà dei consiglieri assegnati (8), quindi alla presenza dei 5 Consiglieri del Partito Democratico e dei 3 di Uniti per Pontecagnano Faiano.
Vista l’assenza del Presidente del Consiglio Alfonso Gallo e del suo vice, l’assise è stata ha presieduta dal consigliere anziano Gerarda Sica.
La surroga del consigliere Antonio Vecchione (dimessosi perchè diventato vigile urbano al Comune) è stata quindi bocciata con 8 voti contrari e nessuno favorevole.
Inoltre gli 8 consiglieri presenti, hanno votato a favore del secondo punto all’ordine del giorno, la presa d’atto dello statuto-tipo degli Enti d’ambito approvato dalla Regione Campania.
… la maggioranza Sica non c’è più! #tuttiacasa
Ecco qui riportate, le dichiarazioni dei 5 consiglieri comunali del Pd in merito a ciò che è accaduto stamane:
Giuseppe Lanzara: Chiediamo ancora una volta al Sindaco e ai suoi consiglieri di prendere atto che da oggi non c’è più un governo e di terminare questa lenta agonia. Chiediamo di dimettersi e di tornare al più presto alle urne per lasciare al popolo sovrano la libertà di votare i propri rappresentanti.
A questo modo di amministrare, a questo mal governo o meglio non governo noi ci opporremo sempre!
Tra il fermo di un’attività amministrativa e il malgoverno diffuso non ci sono dubbi, noi sappiamo cosa scegliere. Il voto anticipato è la soluzione migliore.
Nunzia Fiore: Oggi il dato evidente è il vuoto istituzionale.Un consiglio disertato dal governo di maggioranza pone interrogativi seri e denota la totale assenza di politica da parte di chi governa avvezza a strategie deboli e frettolose che in questi ultimi tempi ha determinato scenari del genere.La surroga è passata in secondo piano.
Francesco Fusco: Abbiamo assistito all’ennesimo atto scellerato da parte di una maggioranza che non esiste più.
Non sono più credibili sotto nessun punto di vista. Siamo fiduciosi che facciano l’unica azione doverosa…quella di dimettersi!
Giovanni Ligurso: Oggi l’amministrazione di Ernesto Sica ha dimostrato di essere giunta al termine. Nei fatti non ha più i numeri per governare. Ci attende una nuova primavera.
Gerarda Sica: Pena e rammarico per la pagina di storia che oggi questa non maggioranza ha regalato alla città. Amministrare è un dovere se il sindaco sica e i suoi consiglieri non sono capaci lasciassero la poltrona a cui sono tanto legati. Ma ahimè il coraggio appartiene a pochi.
L’assenza del presidente e del vice presidente del consiglio sottoilinea la mancanza di neutralità e terzietà. Ricoprire un ruolo istituzionale dovrebbe essere un onore ed un dovere loro non ne sono degni.