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Dove avrebbe giocato Vannucchi con Sannino allenatore?

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Nella storia di un club ci sono partite speciali e Salernitana Vicenza lo è. Una partita che va affrontata con coraggio e determinazione ed osando quel qualcosa in più rispettto alle prime tre gare perchè ci sono uomini e mezzi per aver ragione dei veneti. Se nelle prime tre gare è valso il principio: prima non prenderle con Vicenza deve necessariamente cambiare il discorso ed il copione. Contro Spezia, Verona e Novara sono stati gli avversari a fare per la maggior parte del tempo la partita. Con i biancorossi non sarà così.



Deve cambiare anzi è costretta a cambiare atteggiamento ed approccio alla partita perché l’appuntamento con la vittoria non è rinviabile anche se non deve diventare un assilo dopo appena quattro partite. Bisogna però almeno provarci e non fare come la passata stagione dove Salernitana e Vicenza diedero vita, per questioni di classifica, ad uno scialbo 0 a 0. Brutta copia delle emozionanti e palpitanti sfide del passato con i Veneti. Come non ricordare la stagione della serie A quando Vannucchi alimentò la speranza salvezza con il gol del 2 a 1 che fece esplodere l’Arechi.

17 anni dopo riecco Salernitana – Vicenza mai una gara come le altre, mai una sfida banale. Anche in B le due squadre sette mesi dopo quella partita, stagione 99 2000 diedero vita ad una gara speciale e decisa ancora una volta da Ighli Vannucchi allo scadere. Con le squadre sul 2 a 2 Vannucchi saltò come birilli i giocatori veneti per poi depositare il pallone in fondo alla rete. Una magia fatta da un giocatore di qualità, un giocatore di fantasia come oggi è Rosina e verso i quali Sannino, che nel suo passato è stato trequartista, nutre una inspiegabile avversione

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