Ancor più grave il comportamento di alcuni operai che hanno aggredito fisicamente Martina Marraffa, una cittadina di Fratte che manifestava pacificamente contro la riapertura delle Fonderie, e alcuni giornalisti che la stavano intervistando. Il Comitato, col senso di responsabilità che da sempre guida le azioni dei propri militanti, ha sempre deciso d’ignorare tali comportamenti. Tuttavia ribadisce che pur comprendendo il senso di smarrimento e la tensione vissuta dagli operai dello stabilimento, sia ormai inaccettabile far finta di niente e pertanto si auspica che di fronte a questo ennesimo episodio le istituzioni tutte prendano gli opportuni provvedimenti atti a fermare chi in maniera scellerata fomenta questo clima violento. E’ doveroso che i lavoratori, la proprietà Pisano, il Sindaco di Salerno e la politica salernitana tutta prendano le distanze e condannino tali dichiarazioni. Qualora questo non succeda essi verranno ritenuti responsabili morali di eventuali aggressioni fisiche nei confronti di qualsiasi componente del Comitato e dei cittadini che stanno pacificamente combattendo in difesa della salute pubblica.
Intanto nei prossimi giorni il Comitato valuterà con i propri legali le più opportune azioni giudiziarie da intraprendere contro gli autori e amministratori della succitata pagina facebook. Quest’ultima, si precisa, è soltanto uno spazio in cui si incita alla violenza e si propagandano slogan mendaci ed offensivi contro chi si vuole far passare come responsabile della critica situazione occupazionale degli operai della Pisano, dimenticando i gravi reati ambientali commessi dalla Proprietà Pisano in questi anni, nonché della scellerata gestione delle pratiche di rilascio dell’AIA. I reali responsabili della presente situazione si ribadisce, sono oggettivamente la famiglia Pisano, il Comune di Salerno e la politica locale, nonché i sindacati che in questi anni, pur essendo a conoscenza delle gravi criticità ambientali e relative alla sicurezza dei lavoratori, hanno preferito ignorarle.
I cittadini non fanno altro che esercitare il proprio diritto di manifestare e combattere in difesa della propria salute e continueranno a portare avanti la propria battaglia pacificamente, avendo piena fiducia nell’operato della Magistratura con spirito di collaborazione. Ricordiamo che proprio in queste ore sono state consegnate le segnalazioni sottoscritte da 1400 persone che nel mese di Agosto hanno lamentato gravi disagi a causa della ripresa dell’attività della Pisano.
Auspicando che le istituzioni tutte prendano pubblicamente e chiaramente le distanze da tali vicende e intraprendano provvedimenti atti a rasserenare il clima tra la popolazione, si ribadisce che la battaglia per la legalità e la salute continuerà ad essere portata avanti con responsabilità dal Comitato in tutte le sedi opportune, fino alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, senza che questi tristi episodi intimidiscano i propri componenti.
So quatt’ strunz’ . Non ti preoccupare.
Come passare in un attimo dalla ragione o dalla parziale ragione al torto marcio…
Ingorgante cà nù sit altro le minacce non le ha ricevut dagli operai ma. Jat a fatica voi è forte e vi facc vare cumm vi pass a vogl e romb o cazz.