“Auguro a tutti i lavoratori del comparto buon anno, ricco di soddisfazioni e serenità anche e soprattutto a quanti, loro malgrado, si troveranno ad insegnare lontano dagli affetti – dice Clara Lodomini, segretaria generale Flc Cgil Salerno – Questo sarà per tutti un ritorno particolare: in moltissimi sono ancora in attesa dell’esito della domanda di assegnazione provvisoria o utilizzazione, nonostante le operazioni avrebbero dovuto essere completate entro il 15 settembre. Inoltre le disponibilità per tali operazioni sono insufficienti rispetto alle richieste.
L’estate appena trascorsa ci ha visti in prima linea per tutelare i nostri iscritti nei numerosi tentativi di conciliazione messi in atto in seguito ai trasferimenti. Purtroppo le conciliazioni si sono dimostrate una vera e propria farsa, perché non ci è stata data la possibilità di una valutazione nel merito delle scelte effettuate dal Miur. Ad oggi, infatti, non conosciamo tutte le coordinate di quel fantomatico algoritmo in base al quale sono stati effettuati i movimenti del personale docente.
Salerno è, inoltre, fanalino di coda in Campania per quanto riguarda il numero di immissioni in ruolo, assolutamente insufficienti per dare una reale risposta sia ai docenti precari, che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole, che alle esigenze di funzionalità delle stesse.
C’è tanto da lavorare, insomma, e l’auspicio è che lo si faccia tutti con il solo intento di migliorare il sistema scolastico. Resta aperta la partita sulla Legge 107, un provvedimento che ha creato nelle scuole un alto grado di conflittualità, a partire dall’attribuzione del “bonus”. Il nostro impegno per il prossimo anno scolastico sarà quello di lavorare con le RSU e tutti i docenti per far sì che le risorse del bonus vengano utilizzate secondo una modalità democratica e condivisa e non secondo prassi che introducono competizione e divisione”.
“Altro impegno prioritario per la FLC Cgil di Salerno – conclude la Lodomini – è quello relativo alla contrattazione d’istituto: rinnovare i contratti di scuola e riconquistare il contratto nazionale, che i docenti aspettano ormai da sette anni, quale condizione per ricondurre ad una gestione partecipata tutte le materie sottratte dalla legge, sarà il nostro obiettivo principale”.
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