Le investigazioni, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, hanno consentito di accertare che i tre soggetti, particolarmente attivi nella conduzione di locali notturni della ‘movida” salernitana (come le discoteche “Sea Garden” di Salerno e “Dolce Vita” di Pontecagnano) avevano fisicamente sequestrato due P.R. appartenenti ad una società che organizzava eventi e spettacoli loro antagonista, i quali, per logiche e convenienze di mercato, avevano interrotto ogni sorta di collaborazione con gli indagati, per avviare attività professionale a favore di gestori di discoteche concorrenti del capoluogo ed altri esercizi commerciali.
La notte del 30 dicembre 2015, nei pressi di un noto locale pubblico del centro di Salerno e alla presenza di vari avventori, i P.R. vennero prelevati da due degli indagati, che li costrinsero con la forza a salire su un’auto per poi essere condotti nell’area sottostante Piazza della Concordia, dove furono oggetto di una vera e propria esecuzione punitiva-dimostrativa, con percosse che cagionarono ai malcapitati lesioni significative.
L’obiettivo degli indagati, raggiunto con violenza e minacce di particolare brutalità, cra quello di acquisire una illegittima posizione di preminenza per conquistare l’egemonia nel settore commerciale dell’intrattenimento, soprattutto quello da discoteca, serale e notturno, nell’area metropolitana di Salerno, tale da inibire la normale dinamica professionale e scoraggioare la libera concorrenza.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno permesso di riscontrare la denuncia sporta, nei primi giorni del mese di gennaio 2016, da un noto imprenditore che opera a Salerno, e di verificare tutti i lutti poi confermati dalle parti offese. Al termine delle operazini, B.A. e C.C. sono stati tratti in arresto e condotti rispettivamente presso il carcere di Fuorni il primo e agli arresti domiciliari nella sua dimora il secondo.