Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel suo intervento a Lira Tv. De Luca si è rivolto anche alle ragazze: “che sono vittime – ha detto – di questi atti, vi dico di uscire dalla vergogna, può capitare a tutti di essere ripresi, di avere un video spinto, non vi fate impressionare.
Nella vita tutti abbiamo momenti di debolezza, caduta, trasgressione. Non siete un’eccezione. Noi siamo vicini alle ragazze che resistono ricordando anche che a volte ci vuole una dose di ironia e poi dovrà intervenire lo Stato con provvedimenti più efficaci”. Sull’aspetto normativo, De Luca ha ricordato che “c’è un ritardo enorme anche su questo ma con il bicameralismo in questo Paese passano tre anni per una legge. Bisogna definire le responsabilità e infliggere pene pesanti a chi rovina la vita della gente. Alle ragazze dico, denunciate i ricattatori subito.
La Regione ha deciso di pagare le spese legali a quelle che vogliono denunciare gli aggressori, i molestatori, anche perché uno dei motivi del suicidio di Tiziana è perché alla fine le è stata addebitata una spesa di ventimila euro di spese legali”.
‘Legge prevede diffusione dati sensibili solo con il consenso’. L’obiezione dei pm alla denuncia di Tiziana Cantone dell’ottobre 2015 per violazione della privacy, secondo la quale sarebbero mancati i riscontri del divieto di diffusione, “è assolutamente contro la legge italiana, che prevede che la diffusione dei dati sensibili debba avvenire solo con il consenso esplicito dell’interessato, quindi mi permetto di dire che quella valutazione, se fatta dal procuratore, non è fondata”. Così a Sky TG24 HD il Garante della Privacy Antonello Soro è tornato sul suicidio di Tiziana Cantone, la giovane donna che si è uccisa dopo la diffusione in rete a sua insaputa di alcuni video hard.
La presenza di pubblicità sul video di Tiziana Cantone “è un comportamento indecente esattamente quanto il comportamento di quanti, in ogni ambito dei media di questo periodo, qualche volta dimenticano quel tanto di carità che sarebbe necessaria, non solo nei confronti di una ragazza morta ma anche dei familiari”. Così a Sky TG24 HD il Garante della Privacy Antonello Soro, commentando il suicidio di Tiziana Cantone, la giovane donna che si è uccisa dopo la diffusione contro la sua volontà di alcuni video hard. “Sono contrario – ha spiegato Soro – alla criminalizzazione dei giganti della rete.
Per molti anni si sono sottratti alla giurisdizione e quindi al riconoscimento dei diritti dei cittadini europei”, ma “oggi questo processo sta rapidamente cambiando: il nuovo pacchetto di riforme in materia di protezione dati in Europa riconosce alle autorità europee il potere di assoggettare questi giganti al proprio diritto, e questi giganti hanno cominciato a comprendere, un po’ tardivamente, che insieme al loro interesse a raccogliere e agevolare la circolazione delle informazioni ci debba essere anche la sicurezza di questo materiale”.
“Il problema di questi giorni – ha aggiunto Soro – è la società nei tempi di internet, i cambiamenti che ha subito, i comportamenti di chi vive in rete, chi agisce in rete, che spesso usa un linguaggio violento, feroce. Non dobbiamo rassegnarci a questo, all’idea che la rete diventi la discarica della violenza verbale e della ferocia”.
Nessuna reazione in ambienti della Procura di Napoli ai rilievi fatti dal Garante Soro sul tema della violazione della privacy legati alla pubblicazione di video che ritraevano Tiziana, la 31 enne suicida nel Napoletano nei giorni scorsi. Secondo quanto si è appreso in ambienti della Procura, i magistrati, che non sono voluti intervenire pubblicamente sulla vicenda, fanno rilevare che l’indagine è in fase avanzata e che tra breve potrebbe si potrebbe arrivare alla chiusura dell’inchiesta.
Anche molti uomini sono ricattati. Sarebbe opportuno smettere di parlare solo al femminile. De Luca sei vecchio! Nessuna donna si concederà a te a meno che non cacci i soldi (e tu ne hai tanti). Quindi smetti di fare lo splendido galante!