Tiziana aggiunge: ”è vero che sono stata una sprovveduta a fare giochetti stupidi con persone a me sconosciute, ma è anche vero che quanto sta adesso accadendo – riferendosi sempre ai video hard – mi avvicina in maniera veloce a istinti di suicidio. Questa gogna provoca danni incalcolabili in me, pregiudica in maniera assoluta e irreparabile il mio futuro di ragazza di 30 anni”.
Resta il mistero – come riferisce la Repubblica – sul perchè la donna, sentita quattro mesi dopo la presentazione della denuncia, abbia ritrattato le accuse. Della vicenda si occupano anche Il Corriere della Sera ed Il Mattino. I carabinieri hanno sequestrato pc, tablet e telefonino dell’ex fidanzato. Per il momento quattro persone sono indagate per diffamazione nei confronti di Tiziana.
Si tratta di coloro ai quali la giovane diede i video e che furono da lei querelati. I quattro furono iscritti lo scorso anno nel registro degli indagati dal procuratore aggiunto di Napoli Fausto Zuccarelli e dal pm Alessandro Milita. Il procedimento della procura di Napoli per diffamazione prosegue parallelamente a quello aperto dalla procura di Napoli Nord che indaga per una presunta istigazione al suicidio.
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