Torna a far parlare il torrente Solofrana che in questi giorni di piogge e maltempo è tornato a colorarsi di nero e schiuma rossastra. Inoltre, il corso d’acqua nella giornata di ieri, domenica 18 settembre ha rotto gli argini in più punti inondando i campi vicini con acqua sporca e inquinata.
“Collettare i reflui verso i depuratori”. E’ la strada maestra indicata dal vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, intervenuto a Montoro ad un convengno su territorio e sviluppo sostenibile, per avviare l’intervento di risanamento del torrente Solofrana e del fiume Sarno. “Noi abbiamo un sistema depurativo vetusto.
Abbiamo in essere degli interventi. E’ chiaro però che l’intera rete di scarichi va portata verso i depuratori. E’ una scelta residuale quella di andare nel corso d’acqua, la priorità, anche per quelle aziende che pur dotate di un depuratore a piè di fabbrica sversano entro i limiti di legge, è quella di andare nelle fognature e quindi nei collettori”. E rispetto all’emergenza idrica da tetracloroetilene: “Nel piano delle bonifiche abbiamo inserito questo territorio. Sulla caratterizzazione delle falde assistiamo ad uno scaricabarile tra vari enti e vari soggetti che dovrebbero effettuare questi interventi. Verremo a capo di questa situazione, eventualmente chiederemo all’Arpac di fare le caratterizzazioni e poi ribalteremo i costi, se necessario, su chi non le ha fatte”.
Ed ancora. “Solofra è una delle zone che risente maggiormente della mancanza di strategie in materia di ciclo delle acque. Noi abbiamo varato una legge a dicembre. Tutti i comuni della Campania hanno aderito al nuovo ente idrico campano. La Regione rimane in cabina di regia per le risorse ma il passo successivo è la gestione da parte degli enti locali”.
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