Una prova di forza che permette all’allenatore di Ottaviano di fare la voce grossa e scuotere un gruppo apparso molle e sfilacciato contro il Vicenza. Ora Sannino dovrà essere bravo a trasformare il punto di Cesena in un punto di ripartenza in campionato, con il gruppo e con l’ambiente. La panchina a Salerno è sempre stata una pentola a pressione e lui ha pagato subito dazio con esternazioni e nervosismo fuori luogo. Atteggiamenti che dopo poche giornate avevano già determinato una profonda ferita su cui ieri è stato messo un punto di sutura. La Salernitana due si è ben comportata a Cesena ma tutti sanno che non si può giocare senza mai tirare in porta. Serve altro, soprattutto i gol. E quelli possono garantirli solo Coda e Donnarumma. Tocca a Sannino recuperarli e valorizzarli evitando inutili e controproducenti contrapposizioni.