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I sindacati di Cgil e Fiom nel pomeriggio hanno incontrato i vertici aziendali cercando di far ritrattare la decisione presa ma l’azienda non ha voluto saperne, nonostante la notizia del prossimo incontro a Roma al Mise, fissato per il 27 settembre.
I vertici delle Pisano hanno ribadito le perdite subite in questi mesi, sparite il 50% delle commesse, sarà difficile, se non impossibile convincerli a trasformare questa procedura di mobilità almeno in cassintegrazione, che è quello che si auspicano i sindacati. Intanto i lavoratori non hanno abbandonato la protesta neppure dopo la convocazione di oggi pomeriggio da parte del prefetto.