“Mi chiedo se de Magistris imparerà mai a stare composto intorno ai tavoli istituzionali, a fare il politico serio. Perché non si preoccupa di riprendere il dialogo con gli enti e il governo anziché tranciarlo con la stessa abilità con cui taglia i nastri rossi di strutture che poi non entrano in funzione? Quante volte Napoli dovrà affogare nelle acque agitate dal sindaco? Dopo essersi definito paladino della legalità stupisce la rapidità con cui si sveste da primo cittadino e indossa la tenuta del capopopolo. Qual è il suo concetto di legalità? Quella dei centri sociali non autorizzati, delle sedi occupate abusivamente dagli antagonisti o dalle associazioni amiche, delle delibere ad hoc per super consulenze al suo staff? Un ribelle senza causa che si dimena in polemiche spesso sterili come un cane che abbaia ai cancelli anche quando non c’è alcun buon motivo e rende insopportabile i rapporti di buon vicinato. Cosa possiamo aspettarci da chi utilizza qualsiasi focolaio di protesta, anche non autorizzato, come quello di venerdì prossimo, per far parlare di sè, senza badare all’isolamento in cui fa inabissare Napoli ? Invece di protestare sarebbe il caso di pensare alla città, alle buche, ai rifiuti, ai trasporti, agli asili inaugurati e mai entrati in funzione, ad una sana programmazione delle politiche relative al welfare. I tempi del liceo sono finiti. Chissà tra queste mille personalità del sindaco chi manderà a Roma a questo punto. Napoli intanto boccheggia nella stagnazione. Tutto fermo, dagli stadi alle periferie. I primi tre mesi di ammistrazione, sono trascorsi senza un solo progetto di sviluppo reale”. Così Mara Carfagna deputato e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia sulla partecipazione di de Magistris alla manifestazione non autorizzata organizzata da Bagnoli Libera a Roma.
“Mi chiedo se de Magistris imparerà mai a stare composto intorno ai tavoli istituzionali, a fare il politico serio. Perché non si preoccupa di riprendere il dialogo con gli enti e il governo anziché tranciarlo con la stessa abilità con cui taglia i nastri rossi di strutture che poi non entrano in funzione? Quante volte Napoli dovrà affogare nelle acque agitate dal sindaco? Dopo essersi definito paladino della legalità stupisce la rapidità con cui si sveste da primo cittadino e indossa la tenuta del capopopolo. Qual è il suo concetto di legalità? Quella dei centri sociali non autorizzati, delle sedi occupate abusivamente dagli antagonisti o dalle associazioni amiche, delle delibere ad hoc per super consulenze al suo staff? Un ribelle senza causa che si dimena in polemiche spesso sterili come un cane che abbaia ai cancelli anche quando non c’è alcun buon motivo e rende insopportabile i rapporti di buon vicinato. Cosa possiamo aspettarci da chi utilizza qualsiasi focolaio di protesta, anche non autorizzato, come quello di venerdì prossimo, per far parlare di sè, senza badare all’isolamento in cui fa inabissare Napoli ? Invece di protestare sarebbe il caso di pensare alla città, alle buche, ai rifiuti, ai trasporti, agli asili inaugurati e mai entrati in funzione, ad una sana programmazione delle politiche relative al welfare. I tempi del liceo sono finiti. Chissà tra queste mille personalità del sindaco chi manderà a Roma a questo punto. Napoli intanto boccheggia nella stagnazione. Tutto fermo, dagli stadi alle periferie. I primi tre mesi di ammistrazione, sono trascorsi senza un solo progetto di sviluppo reale”. Così Mara Carfagna deputato e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia sulla partecipazione di de Magistris alla manifestazione non autorizzata organizzata da Bagnoli Libera a Roma.
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