“Il nostro progetto non si rivolge soltanto ad ingegneri o ad esperti in tecnologie – spiegano dalla Apple i manager che lavorano da mesi tra le aule e i giardini del campus universitario di Suor Orsola – e proprio in questo Ateneo abbiamo scoperto risorse, patrimoni di conoscenze e competenze, oltre che luoghi unici, che ci fanno credere che il lavoro con l’Università Suor Orsola Benincasa sarà molto fecondo e innovativo”.
Ed allora ecco che la ‘caccia’ di Apple ai creativi mette ora nel mirino anche trenta umanisti nei settori di eccellenza dell’Università Suor Orsola Benincasa (beni culturali, comunicazione, pedagogia e psicologia solo per citarne alcuni) che ha scelto di riservare questa opportunità di formazione ai suoi studenti ed ai suoi laureati.
Domani alle 14.30, nella Sala degli Angeli del Suor Orsola, ci sarà il primo Student Seminar nel corso del quale i ‘guru’ di Apple ed i responsabili dell’Ateneo illustreranno il progetto, i contenuti del corso e le modalità di accesso (dal 29 settembre si apriranno le iscrizioni alle prove selettive). Saranno presenti, tra gli altri, il rettore Lucio d’Alessandro e il manager di Apple, Daryl Hawes.
“Abbiamo lavorato intensamente, di concerto con i manager della Apple e con coordinatori dell’Università Federico II – dice d’Alessandro – per cogliere al volo quella che ci sembra una grande opportunità di formazione, per offrire ai nostri studenti la possibilità di acquisire saperi e competenze che li rendano davvero competitivi nel mondo del lavoro, confermando ancora una volta la flessibilità e la capacità organizzativa di un Ateneo dinamico ed aperto al territorio. Un Ateneo con quattro secoli di storia che riesce con passione a declinare al futuro”.
In poche settimane sarà pronta una specifica aula allestita all’interno dell’Ateneo ed attrezzata con impianti Apple per la didattica e con numerosi dispositivi per il training dei futuri sviluppatori. ”Si tratterà di un percorso formativo strutturato non soltanto con lezioni frontali ma impostato sulla moderna didattica informale, con laboratori pratici, workshop ed un confronto esperienziale continuo con diversi professionisti del settore” concludono i promotori dell’iniziativa.