La Cisl di Salerno di concerto con l’Adiconsum inoltrerà un esposto alla Procura della Repubblica per contrastare la prepotenza dell’Inps in merito all’indebita trattenuta che sta operando nei confronti degli ex lavoratori della
Marzotto Sud di
Salerno, a seguito della revoca dell’ indennità concessa per l’esposizione all’
amianto. Trentotto lavoratori hanno deciso, infatti, di dare mandato al sindacato di procedere a forme di protesta più incisive. “Il provvedimento dell’Inps si potrebbe configurare come un’appropriazione indebita che speravamo di poter risolvere con i dirigenti dell’istituto con il buon senso, applicando una circolare dello stesso. Invece, ci siamo imbattuti contro un muro di gomma e con una dirigenza che si è dimostrata poco attenta ai problemi delle persone.
Al di sopra di tutto non le ragioni dei contribuenti ma quelle delle casse dell’Istituto ” ha dichiarato Matteo Buono, segretario generale Cisl Salerno. Antonio Galatro, responsabile provinciale dell’Adiconsum–Cisl, commenta: “Trattenere il quinto dello stipendio sul totale della pensione è vietato dalle norme, che prevedono l’impignorabilità per le somme entro i 672,10 euro. All’Istituto abbiamo chiesto di dar corso alle ordinanze del giudice che ha accolto le ragioni dei lavoratori. Non possiamo consentire che ci siano pensionati che con la trattenuta operata vivano con una pensione di poche euro al mese. Una vera beffa, se si considera il danno alla salute irreversibile subito per essere stati, per anni, a contatto con l’amianto” .